Caro amico,
Insita in me è la paura.
La vibrazione dell’essenza che discerne la materia.
L’essenza interiore è verso l’infinita bellezza dell’io solo. Dell’ovunque dell’essere.
Il nostro dualismo dell’essenza è vuoto.
Non esiste.
L’illusione della materia.
L’illusione della mente.
Il vero senso della nostra essenza è l’essere il nostro non essere presenti, il nostro buio interiore verso il profondo in noi.
Il nostro esistere nell’eterno vuoto.
Nel vuoto c’è l’essenza.
È in noi.
Il vuoto è pienezza dell’esistere.
Il profondo vuoto è l’esplorazione. È li che nasce la visione.
Il visionario del proprio io.
Il nostro misero essere di fronte al sublime interiore.
Attraverso l’esistere in più mondi è presente il nostro essere.
Il mio contenitore vuoto è riempito da uno spazio sublime.
Il passivo essere inferiore riempie il più grande battito del cuore.
Il pulsare diventa vita.
Il soffio di un alito divino inizia a imperniare l’immenso divino.
Il guardare all’interno di noi è il supremo essere divino.
L’immenso virtuale è l’infinito senso compiuto.
Il vissuto non vissuto compare chiaro e indivisibile.
Il dimostrare è il potere delle azioni.
L’io diventa uno attraverso i sensi dell’anima. Il cuore pulsa nell’invisibile essenza del noi.
Il completo divino, il completo essere del pulsare.
Il mio volere è interno.
Il volere è immerso dall’infinito senza confini del mio essere.
Il pensiero infinito dell’essenza, il divino vuoto del proprio vibrare.